I nostri campi – scuola…….. gioie e dolori

Capaccio, Vico Equense, Vatolla, Tramonti sono state le nostre Capri, Ischia,  Positano  per più di venti estati: le nostre “ vacanze” insieme con i nostri bambini sicuramente  sono state tra le più straordinarie, divertenti, mai uguali, insomma UNICHE. Anche se spesso, anzi molto spesso, il nostro entusiasmo, la nostra volontà di fare ha rasentato l’incoscienza; abbiamo affrontato  situazioni difficili, a volte imprevedibili,  che comunque non ci hanno fermato. Diciamo che ci siamo sempre affidati alla “ Provvidenza” , ( come ci hanno  insegnato i nostri Frati Fondatori) che in realtà non ci ha mai abbandonato.

Esempio pratico di “Provvidenza”? Un pomeriggio non avevamo niente di pronto  per la merenda dei ragazzi e stavamo pensando come fare, quando, all’improvviso arrivano al convento i genitori di un bambino nostro ospite con due vassoi di dolci !

A questo punto occorre fare una precisazione: i bambini che partecipavano ai nostri campi scuola provenivano da famiglie con seri problemi economici e non, per cui non potevano certo contribuire. Quell’anno avemmo come ospite un ragazzino che aveva alle spalle una solida famiglia: ecco la provvidenza.

L’organizzazione cominciava almeno due mesi prima: non si trattava di “prenotare una vacanza”, si trattava di organizzare un campo scuola con la partecipazione, almeno nei primi anni, di circa 40- 45 persone, tra volontari e bambini. 

Una volta  fissata la data con la disponibilità della struttura che ci avrebbe ospitato  (Convento di Sant’Antonio a Capaccio, Convento di San Francesco a Vico Equense, Convento di Santa Maria della Pietà a Vatolla e infine Convento San Francesco (diventato poi casa di accoglienza) a Tramonti,   si passava alla fase successiva: conta dei partecipanti, distribuzione dei ruoli e dei compiti per ognuno, approvvigionamento di viveri e altro materiale e una specie di colletta tra amici, parenti e quanti volevano sostenere la nostra iniziativa.

A distanza di anni ancora ci chiediamo come abbiamo fatto a vivere in certe condizioni!!! 

A Capaccio il Convento non disponeva di stanze singole o doppie : avevamo a disposizione due “camerate “, una per le donne e una per gli uomini. I letti erano un vero toccasana per la gioia e la schiena di grandi e piccoli. Ma per noi andava bene così: solo le signore addette alla cucina disponevano di una stanza per loro, con bagno compreso. E questo era un lusso, perché tutti quanti, piccoli e grandi disponevamo di due o tre bagni di cui uno in terrazza e in condizioni abbastanza …precarie.

Vogliamo parlare dell’acqua calda? Altro che bene prezioso, a volte era un miraggio, soprattutto per i volontari ritardatari…. loro malgrado. Docce fredde, gelate, alle undici di sera erano un vero toccasana!!!! Ma i bambini venivano prima di tutto, il resto lasciava il tempo che trovava…..

Le giornate erano piene; si cominciava la mattina verso le sette e si andava avanti per l’intera giornata: colazione, pranzo, merenda e cena . Mattinata al mare, formazione pomeridiana, giochi e dopo cena, passeggiata serale. E poi l’ultima sfida della giornata… farli andare a letto e, soprattutto, farli addormentare.

Sembra un tour de force a raccontarlo, ma erano giornate bellissime, ricche di emozioni, di scoperte, di arrabbiature, di risate, di scontri e di confronti, erano soprattutto vere e sostenute dall’amicizia, dalla condivisione e soprattutto dall’amore. Anche se al momento era tutto così naturale e spontaneo che non ti ci fermavi a riflettere, sentivi che così doveva essere  e, al di fuori di ogni retorica o sterile sentimentalismo, nei campi scuola si sono rinsaldati i rapporti con e tra volontari e bambini. Stare insieme, condividere spazi e tempo, esperienze immediate e nuove, scoprire le proprie e le altrui potenzialità, le proprie debolezze,  sentire che si stavano vivendo momenti importanti e che sarebbero stati solo nostri e che non si sarebbero ripetuti alla stessa maniera, era un’esperienza da tenere stretta e da vivere fino in fondo. Se così non fosse stato non avremmo potuto andare avanti.

Nell’estate del 2016, a conclusione del campo scuola di quell’anno, noi volontari abbiamo voluto  scrivere una lettera ai ragazzi.

Lettera aperta ai ragazzi del Centro Amico

Cari ragazzi,

non è semplice scrivere una lettera, perché non sempre si riesce ad esprimere quello che si vorrebbe dire: noi ci proviamo.
La nostra lettera vuole essere una riflessione, non solo su questo campo- scuola, ma anche sul nostro Centro Amico.

Vorremmo farvi  capire che noi non vogliamo solo che “ voi impariate a fare i compiti”: noi vorremmo soprattutto aiutarvi nella vostra crescita, farvi sentire che possiamo essere i vostri amici “adulti” “più grandi” e chiedervi semplicemente rispetto e affetto tra voi e per quelli che vi sono accanto.

Qualche volta possiamo sembrarvi severi, ma come vi sarete accorti anche voi, le punizioni, quando sono date per motivi giusti, sono utili e portano a risultati. 

Infatti, dopo il primo giorno, il campo è diventato più divertente e più tranquillo: così ce lo siamo goduto tutti. 

Voi dovete imparare, per piacere, ad ascoltare, a capire che vi vogliamo bene, ma che non possiamo  farvi fare sempre quello che volete, altrimenti non vi aiuteremmo a migliorare.

Un grazie speciale va ad Alessandro, che da anni è con noi ed è sempre più bravo e in gamba; un grazie a Daniele che sta crescendo.

Lettera dei ragazzi alle volontarie, dopo aver saputo che non si sarebbe fatto il campo – scuola estivo per il comportamento tenuto durante l’anno di attività.

A tutte le volontarie del Centro Amico…

A tutte voi…siete le persone che non ci hanno mai abbandonato e che ci hanno accolto e trattato come se fossimo dei figli…che ci hanno aiutato quando ne avevamo bisogno …che ci sono state accanto nei momenti difficili… che ci hanno accompagnato e continuano ad accompagnarci  in questo percorso disastroso ma allo stesso tempo meraviglioso chiamato vita…

Vi ringraziamo per tutto quello che avete fatto per noi…lo ammettiamo quest’anno è andato male ..siamo stati irrispettosi facendovi soffrire. Ma non succederà più…tutti noi promettiamo di migliorare e di rendervi fieri.. Vi vogliamo bene ed è per questo che vi abbiamo scritto.. non siamo bravi con le parole ma troviamo sempre il modo di dimostrarvi il nostro amore.

Da tutti i ragazzi del Centro Amico

Piccole  soddisfazioni……dipendenti dal lavoro svolto tutti insieme, grandi e piccoli!!!