La domanda dei servizi è altissima, espressa o sommersa. Lo abbiamo constatato personalmente, all’inizio siamo partiti con 10/15 bambini, ora siamo arrivati a più di 30 e siamo impediti di accoglierne numerosi altri, questi ci spinge a voler dare una svolta al nostro lavoro: cercando una maggiore collaborazione con le istituzioni presenti sul territorio (comune,A.S.L.,scuole, parrocchie, ecc.) per rendere presente il problema e cercare di risolverlo con interventi di rete. Cercando una struttura logistica più adatta come spazi e come utilizzazione, sperando che le istituzioni se ne facciano carico. Recuperando fondi da istituzioni pubbliche, società o da semplici cittadini, che si rendono conto del disagio e avendo fiducia nel nostro lavoro intendono sovvenzionarci. Ultimo ma più importante Invitando nuovi volontari che intendono mettere a disposizione gratuitamente parte del loro tempo ad unirsi a noi per allargare e migliorare il nostro impegno.
Gli strumenti utilizzati dai volontari al fine di integrare i bambini tra loro e con la realtà esterna al loro habitat, si possono schematizzare in tre campi specifici: